venerdì 23 settembre 2011

Incontri notturni

Gente che dorme seduta su una panchina, poi dopo 2 ore è ancora li distesa, forse senza vita... E' una delle tante situazioni che si incontrano di notte.

Ieri, tra messaggi indecenti ad effetto, musica nelle orecchie e idee per il giorno libero, ho vissuto la notte in un turbine di viaggioni colorati viola e blu. Ed è stato grandioso perchè mi è volata senza accusare stanchezza.
A metà tragitto, giunto a Silandro, ho avuto un nuovo incontro. Ho notato subito la presenza di un individuo in mezzo al centro desolato e silente. Si trovava esattamente accanto all'entrata di una cartoleria, che controllo ogni notte. Parcheggio la macchina poco distante per fare il giro a piedi fino al retro, dove si accede alla redazione del giornale, e succesivamente mi preparo per raggiungere la porta principale. Senz'altro devo affrontare quella persona, che visto di sfuggita mi sembrava un basso signore di una certa età e poco curato. Avvicinatomi mi rivolge una piccola parola e odo con difficoltà il vocabolo tedesco. Dopo aver sistemato il biglietto sulla porta, mi concentro sul signore dalle sembianze mutate. Tiene tra le mani un pezzo bianco malridotto forse di carta e da come lo maneggia credo stia costruendo una sigaretta. Mi fa un sorriso un po' incerto, chiedendomi soldi. "Geld?", e ride. Gli faccio il gesto di "non ghe n'è" e ritorno alla macchina, notando che osserva il biglietto lasciato sulla porta.
Dopo cinque minuti ripasso per quella strada e da lontano, mentre arrivo, vedo come una figura indistinta che si muove velocemente attraversando la strada fino ad infiltrarsi in un vicolo. Ho pensato fosse quel signore. Infatti dove l'avevo trovato non c'era più nessuno. Sto per andarmene quando noto che il biglietto non è più incastrato sulla porta, ma a terra.
Scendo a controllare e lo strano silenzio della situazione mi incupisce. Che sia una trappola?
Non che avessi paura di quello strano personaggio, però è strano come è apparsa tutta la scena. Metto un nuovo biglietto e torno alla macchina dopo aver guardato anche nel retro. Boh, è sparito. Peggio per lui: gli volevo offrire un kinder bueno.

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