mercoledì 28 settembre 2011

27.09.11

Ancora Trento, cos'avrà di così speciale... questa città ha parecchi ricordi di me. Quanti viaggi tra andata e ritorno, andare col sorriso nostalgico di stare in compagnia e tornare col broncio, o magari andare senza una meta precisa e tornare con una sensazione di affetto improvvisa. Trento città degli incontri che hanno segnato amori sinceri, momenti felici, sorrisi, ma anche malinconia, pensieri incerti, lacrime. Tutto quello che succede a Trento sembra rimanere imprigionato all'interno dei suoi confini. Perchè al di fuori non resta nulla.
Eppure, ripercorrendo certi luoghi, è impossibile ripensare a certi momenti. Sono proprio quei momenti felici e spensierati a dare vita al ricordo indelebile che mi fa sentire bene. Poi accade che riapro gli occhi, torno coi piedi per terra e mi accorgo che davanti a me resta solo una cabina telefonica vuota, trascurata e inutilizzata. Il legame materiale che unisce il ricordo alla realtà è talmente potente da rendere una schifezza in qualcosa di unico, un posto in cui rifugiarsi.
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Non mi lascio però sfuggire la serata!
Partita di pallavolo, seguita da giro turistico nei principali locali notturni dove prosegue l'aperitivo lungo universitario e non, del martedì sera.
Conclusione: partita divertente ma con poca confidenza (almeno la doccia c'era), 2 nuovi shortini nel mio repertorio, una ragazza che vuole avere sempre ragione rompe le palle alla gente e trovo interessante non dargliela vinta, una ragazza che non so mi piace però boh non ci perderò altro tempo, un deficente della ronda che decide di dare corda alla prima ragazza, una ragazza che sta male e vuole salire nella macchina della ronda, io che non ce la faccio più della serata, tutti restano a dormire.. trannee meeeh
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