giovedì 24 gennaio 2013

La pausa


Durante il giro è facile incappare in più occasioni per concedersi una pausa. E ogni tanto me la prendo! Basta poggiare la moto e prendere una boccata d'aria o consegnare la posta in un bar e ordinare qualcosa. In genere non funziona così con me, perchè voglio sempre finire il prima possibile e quindi mi sbrigo e mando gentilmente a cagare tutti. A volte mi offrono il caffè ma non lo voglio, altre volte invece insistono e lo accetto: quasi volentieri trovo la voglia di fermarmi un attimo e mettere fra parentesi la fretta della gente nel ricevere il quotidiano, una fretta che mi rimbalza come un tik irresistibile nel controllare l'orario ogni minuto. Oggi ero abbastanza in orario per fare tutto con calma. D'un tratto cade una polverina dagli alberi e mi sembra finire pure nelle mutande perchè inizia a pizzicare e non la smette più. Poi mi giro e scopro che è segatura. C'è un taglialegna che abbatte gli alberi dall'alto. E questa è la sua pausa. Not bad.

sabato 12 gennaio 2013

New year's coming

Dal capodanno a Innsbruck ecco il mini collage che ci segna e augura un buon inizio

Happy new year : )
Ps Klaudia non essere arrabbiata però un bacetto a capodanno era il minimo da offrire in quella atmosfera

Silvester Beats

Ultimi preparativi per organizzare l'ultimo dell'anno fuori Merano. Un po' di festa pomeridiana e quasi arriviamo tardi a prendere il treno.

Prendiamo un prosecco rimasto e partiamo in 5, destinazione Innsbruck! Ci accompagna un sacchetto con altre bottiglie, che scopriremo in seguito di dover bere rapidamente perchè non si poteva accedere al centro con bottiglie di vetro.
Appena scendiamo al Brennero arriva una corrente d'aria gelida. Tanta neve ovunque. Da qui in poi non abbiamo mai più fatto il biglietto..
Alle 22.30 arriviamo a Innsbruck e fa così freddo che le ragazze girano lo stesso in minigonna. Dopo un po' non sentivi più le dita delle mani, ma la sensazione era quella di trovare pastura per tutti. Stupidamente nessun locale soddisfava le nostre esigenze, infatti giravamo da ben 3 senza trovarne uno. Fortunatamente a mezzanotte eravamo ai piedi del grande albero nella piazzetta principale, nessun conto alla rovescia ufficiale (ho festeggiato due volte: la prima con la ragazza di Lichtenstein e il mio orologio, la seconda con l'ora degli altri). Arriva quel punto in cui i piedi non si sentono più dal gelo. Si camminava a caso e ancora ogni locale costava 20 euro e c'era sempre fila. Fila, non figa... chiariamo! Tutti parlavano di questo Hafen. Allora prendiamo un taxi e sto signore, un turco schizofrenico, inizia a guidare come un matto. In 5 minuti eravamo al parcheggio di questa discoteca a 5 sale. Chiaramente un luogo da fattoni, decidiamo di non entrare. Un altro taxi ci porta via. Altri 8 o 10 euro e ci ritroviamo al punto di partenza. Fa sempre più freddo ma alla fine raggiungiamo la sala dei congressi, il tempio del capodanno, la festa del silvester beats.
Ottima festa e discoteca gradevole, alle 5 ce ne andiamo perchè il treno ci aspetta. Treno pieno di gente svenuta in piedi, per terra, ovunque. Noi non eravamo da meno, infatti il dormiveglia mi ha svegliato dopo la fermata da prendere. Guardo fuori e vedo gli altri che si guardano attorno, io cerco di alzarmi e becco il controllore davanti a me. Io e Dino alla fine siamo arrivati alle 9.30
Fine della storia.