domenica 4 luglio 2010

Portalettere Italiano - parte seconda



Questo il fantastico giro che ogni mattina aspetta le mie consegne. Fattibile, per quello.

Aggiornato all'11.07 : dopo una settimana di lettere, raccomandate e pacchi, posso dire che anche la domenica sogno e penso ai numeri civici. Bello. E domani si rinizia. Piove pure -.-'
Le avversità sono molte ma nell'insieme risolvibili: gente che chiama per avere il giornale entro le 12, cancelli cattura postini, trappole nascoste, sacchi blu in mezzo alla strada, cani feroci che spuntano all'ultimo secondo appena ti avvicini alla buca delle lettere (fanno pure finta di non esserci quando arrivi). Tutto questo è il magico mondo delle poste italiane, un'emozione che ti prende dal mattino e prosegue pure nel pomeriggio. Dicono sempre di stare calmi, non avere fretta.... ma quando ti trovi in condizioni estreme, sotto al sole, con una raccomandata in mano e la persona al citofono che dice "sisi.... arrivo" e dopo 5 minuti ancora non si vede, oppure la signora rompicoglioni che arriva, si prende il suo giornale e poi chiede se tra le raccomandate c'è pure il suo nome.... e, nonostante le si dica di no, insiste credendo che lei ci deve essere tra quelle in mio possesso, facendole leggere i nomi uno alla volta e alla fine sentirsi dire "ah meno male , buona giornata allora", è inevitabile che poi salga uno sfogo da dentro. Piccolo piccolo, ma poi diventa grande. E quando arrivi a casa te ne liberi. Un peso tale che la borsa a tracollo è leggera a confronto. Ancora tre settimane. Poi chissà se mi faccio pure agosto.

giovedì 1 luglio 2010

Portalettere Italiano

Lavorare per le poste italiane non è facile. Ma si può. Fai domanda, ti prepari per l'estate e poi fai i documenti da portare a Verona, o nel reparto area management della tua città (simpatiche le nostre poste che ci mettono un filo di inglese per farla più seria).
Si oggi c'era un tipo che dopo un po' era odiato da tutti.... non bastava il corso di 2 ore sulla sicurezza, lui doveva intervenire per prolungare i tempi.
Quelli vicino a me dicevano "ma ancora col giubbotto addosso quel tipo?", poi fermava l'istruttore e diceva: "no scusi adesso mi faccia capire questa per me è una puttanata colossale!" Si è arrabbiato perchè dovremmo controllare l'olio, le luci ecc, e pretendeva di volere un tipo addetto alla manutenzione. Poi dopo un po' di calma si alza di colpo e dice tipo "eeeh no ma se poi do il veicolo ad un altro e lui fa casini ci vado di mezzo io".
Hahahahahaha
Quindi corso, prova veicolo, firma.... casco, scarpe, giubbotto stradale. Da domani tutti operativi.
Si lavora alle poste, portalettere in azione.