domenica 15 agosto 2010

14.08.10

Serata decisa al B@ila che, tra l'altro, regalava un free drink a chiunque fosse vestito completamente in bianco. Comunque avrò visto si e no solamente 4 persone conciate a quel modo.
Per alcuni ieri sera la discoteca è stata deludente per via dell'età media inferiore a 19 anni. JS dopo un po' ha detto: "Sentite.... la musica ci sta dicendo di andare via...";
siamo andati all'apres, meglio forse.... ma io mi trovavo bene anche dove eravamo prima. Fuori pioveva uguale, ma dentro c'era più dialogo nel primo locale (anche se volevano vendermi una sportwasser a 6,50 euro.... stesso prezzo per la bottiglia di acqua da 1/2 litro).




A questo punto vorrei citare un pezzo della battaglia filosofica tra Schopenhauer e Hobbes per definire ontologicamente cos'è un ubriaco (tratto da "Bar sport").
“Ubriaco è quella persona che, dopo aver bevuto molto vino, o birra, o melassa, esce da sé”

Definizione breve, illuminante, che però, come potete immaginare, non può soddisfare pienamente una mente superiore (Schopenauer): La frase 'Esce da sè' è un capolavoro di scemenza. Esce da sè? E dove va? E se esce da sè, lascia dentro tutto quello che ha bevuto? Ma allora non è più ubriaco. E se si porta dietro tutto quello che ha bevuto, cosa dice il primo sè? E il barista, chi deve far pagare? Il nuovo sè, il vecchio sè abbandonato, o tutti e due? Non vorrei che questa fosse una scusa per bere gratis alle spalle di chi lavora.
Comunque, concedo un'ultima possibilità alla discussione: “Ubriaco è quella persona che ha bevuto molto, ma molto vino, birra e sostanze alcoliche”.

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