Quanto casino là dentro! Via vai continuo, scatoloni, vestiti sparsi, disordine. Ma anche feste, mangiate e serate di classe. Tempo vissuto appieno riempiendo di emozioni le mura dell'appartamento. E poi alla fine la vedi così vuota e pulita, come se mai nulla di tutto questo ci fosse stato. Non ci sono più i quadri, le scritte, le macchie, le impronte, i segni del mobilio, tutto quello che segna l'esistenza di due anni passati li dentro.. sembra davvero tutto svanito in silenzio. Quei contatti fisici che scambiano affetto e protezione in storie di vita non ci sono più. E poi verrà una famiglia a riempire queste mura con le loro emozioni, senza percepire le nostre che abbiamo lasciato.
Massì dai, anche questa avventura è finita.
Alla fine, prima di andarmene del tutto, mi sono chiuso in camera per trascorrere un ultimo minuto a riflettere.
Durante quel minuto sapevo che avrei visto una camera vuota. In quel
silenzio non sapevo quale ricordo riaffiorare tra i tanti. Inizialmente ho pensato alle persone più importanti che hanno visitato la camera, ma non volevo avere un ricordo della camera concentrato su alcuni ricordi, anche se fossero stati più importanti di altri, del resto tutti lo erano per me, per ciò che hanno segnato. Così ho preferito conservare il minuto di silenzio così come lo
percepivo, un po' ad occhi chiusi, un po' con la sensazione che quel
muro che ho toccato per l'ultima volta non sarebbe stato per me l'ultima
cosa da lasciare.
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