martedì 9 ottobre 2007

Rule of Rose



"Rule of rose" è un gioco horror, abbastanza inquietante. La trama segue una ragazza che ripercorre gli avvenimenti dell'infanzia, quando alloggiava in un orfanotrofio assieme ad altri coetanei. Secondo me il gioco si è ispirato a "Silent Hill", soprattutto riguardo al cambio di ambientazione: in Silent Hill c'è il passaggio da ambientazione normale a quella versione incubo; in Rule of Rose si assiste a una cosa del genere. Infatti durante il gioco non si è minacciati da mostri o altro, finchè non si cambia atmosfera con l'introduzione di corde che avvolgono gran parte degli schemi e, quindi, anche la presenza di piccoli mostri (a mio avviso divertenti e con la faccia aliena, simile alla maschera di scream). Di per sè, pensavo che questo gioco fosse più inquietante, da come ne avevo sentito. Per me la storia, per quanto poco chiara sia stata durante il gioco, è avvincente. Man mano che si prosegue l'avventura, pare di capirci sempre meno su chi siano i personaggi del gioco, su chi sia la protagonista e sul perchè si stia giocando Rule of Rose, ma verso la fine si schiariscono le idee e a quel punto si può apprezzare davvero il gioco, che conta 9 capitoli in tutto, della durata media di 15 minuti ciascuno. Sono presenti due possibili finali, uno positivo e uno negativo. Veramente non sono rilevanti, perchè non sono molto chiari. Io l'ho concluso con quello positivo e mi sono fatto un'idea sul senso del gioco.



Occhio allo spoiler, autentico o falso che sia! Jennifer, la protagonista del gioco, ha vissuto in un orfanotrofio con altri bambini. Promise ad una bambina che sarebbero rimaste sempre amiche (qui sorgerebbe il dubbio del secondo nome di Jennifer, Joshua... ??). Un giorno il direttore e le governanti dell'orfanotrofio se ne andarono senza lasciare nessun avviso. Così Jen e co. dovettero arrangiarsi da soli. Un brutto giorno Jen assistette alla brutalità azione di un gruppo di bambini che uccise un cagnolino, probabilmente il cane di cui si affezionò, anche se per poco. Ecco che però in un qualche modo Jen venne adottata da un uomo (questo non viene definito esplicitamente durante il gioco, ma viene inteso nel modo più insensato, cioè che l'uomo l'ha scambiata per un maschio... ??) così da lasciare l'orfanotrofio e la bambina con la quale fece la promessa. L'orfanotrofio venne abbandonato (con i bambini all'interno... ??).
> Col passare degli anni (e qui c'entra la trama del gioco), la ragazza arrivò al punto di voler ricordare il passato, mutandolo per certi aspetti. Nella sua mente s'immaginò di tornare all'orfanotrofio e di ritrovare il suo amico, il cane Brown (Raudy), ancora in vita e addirittura cresciuto così da non lasciarlo morire una seconda volta. I ricordi di Jen sono vanescenti e una parte di lei non vuole permetterle di ricordare, manifestando questo ostacolo sotto forma di spiriti che la aggrediscono.
> Finale: Jen rinchiude il cane all'interno di un capanno con un lucchetto, in modo da poter ricordare solamente il suo piccolo amico.
Triste o banale? Mah, forse non sapevano davvero come concludere il gioco.

Introduzione:



Finale positivo:



Finale negativo:



Conclusione:

1 commento:

Anonimo ha detto...

People should read this.