lunedì 27 giugno 2011

Basta notti per un po'. Una settimana (di brutto tempo) in pomeridiana. Addio alle bestie notturne quindi. E meno male, perche ce ne sono certe che fanno proprio schifo.







Siccome mi capita sempre più spesso di trovare ricci in mezzo ai prati, ho pensato di catturarne uno per un po' di compagnia in macchina e perchè no, regalarlo a casa (o liberarlo in giardino che almeno pulisce in giro). Ne ho trovato uno gigante nel cortile cementato di un edificio, così l'ho portato con me. Da Naturno a Silandro fino a Merano. Ha viaggiato più con me in 4 ore che da solo in tutta la sua aguzza vita. Sta di fatto che iniziava a muoversi dove non doveva, così l'ho riposto nello zaino. L'ho chiuso con cerniera e mollette. Attenzione, non l'ho maltrattato. Ha solo passato un'ora di agonia senza soffrire troppo. Insomma, non ho più sentito muoversi e ho pensato che stesse dormendo o si fosse girato male. Quando ho portato lo zaino a casa, dentro non c'era più. Non so, si è liberato senza fare buchi o altro. Tattica riccio ninja. Sentivo il suo odore per casa intimorito che fosse nei paraggi. Poi invece tornando a lavoro il giorno dopo, ho scoperto che si era liberato ma era ancora in macchina. Così impara a cacare dove non deve. Però poi l'ho liberato nel giardino. Lontano da minacce. Ricordate che i ricci a noi piacciono vivi. Soprattutto quelli bianchi. E al limite si può dare un nome al riccio: Gustavo (che è il nome ufficiale dei ricci).


in questa foto sembra un peluche


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