lunedì 7 febbraio 2011

La domanda che ti frega

A me ha fregato più di una volta, a tanti altri invece non è un ostacolo.
Qual'è il suo sogno nel cassetto?
"Non saprei dire, non ho una particolare ambizione, mi basterebbe poter viaggiare lontano con gli amici ogni tanto."
.... si ma il Suo sogno lavorativo? La prima volta che mi hanno fatto questa domanda ho risposto una cosa tipo "Boh, forse contare le barche che passano da uno sdraio col cocktail in mano".
Oggi mi son sentito dire - Anche io ne ho uno, il Suo qual'è?
(qua avrei dovuto chiedere di parlarmi del suo sogno, dato che l'ha detto con un sorrisino strano, ma quando fai un colloquio non ti viene spontaneo fare una contro domanda. Invece è da fare!)
Ho pensato che per i futuri colloqui, se mai ci saranno, la domanda che tanto mi stringe lo stomaco e mi fa pensare a cose che non so, si può rispondere in modo più che naturare e deciso:

Non ho un sogno particolare, ma sono sicuro di averne comunque uno. Ma dato che si tratta di un sogno, è bene che resti tale. Altrimenti sarebbe una cosa raggiungibile e poi svanirebbe nel nulla e si vivrebbe senza una ragione. Perchè il sogno è la magia di credere in quella possibilità che non si otterrà mai ma che potrebbe essere fattibile raggiungere. Un sogno cui non è dato saperlo.

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